Una stanza al buio al Teatro degli Audaci

Dll’8 all’11 ottobre

Alessia Fabiani e Claudio Zarlocchi

in

UNA STANZA AL BUIO

di Giuseppe Manfridi

regia Francesco Branchetti

Debutta in Prima nazionale assoluta nella Capitale lo spettacolo
“Una stanza al buio”, commedia “gialla” scritta da Giuseppe
Manfridi e interpretata da Alessia Fabiani e Claudio Zarlocchi
per la Regia di Francesco Branchetti. Scene di Andrea Franculli,
Musiche di Pino Cangialosi.

In scena da giovedì 8 a domenica 11 ottobre al Teatro degli
Audaci di Roma (Via Giuseppe de Santis, 29), la pièce si
preannuncia ricca di colpi di scena in un clima che oscilla tra il
comico e il grottesco, il poetico e talvolta l’assurdo.

Uno scapolo viene ucciso nel suo appartamento, trasformato in una
piccola garconnière. Mentre le indagini proseguono, un uomo e una
donna si incontrano sul luogo del delitto. Davanti ai loro occhi si
presenta una sagoma di gesso.Lui introverso, oppresso dalla rabbia
e dall’ansia, scultore e amministratore dello stabile. Lei misteriosa,
intrigante e piena di sé.

È una commedia che vive dei suoi personaggi, dei loro caratteri,
che più diversi non potrebbero essere, delle loro manie, tic,
ossessioni e del gioco che tra loro si viene a creare: un meccanismo
perverso di seduzione, plagio o forse complicità.

I due protagonisti ci conducono in un misterioso balletto di emozioni
fino a sprofondare in un vortice creato da loro stessi e dal mondo di
valori e stili di vita che hanno abbracciato, dal quale solo il colpo di
scena finale farà uscire.

La Regia di Francesco Branchetti intende restituire al testo di
Manfridi la straordinaria capacità di indagare nei due personaggi
complessi e fuori dall’ordinario senza dimenticare mai humour e
ironia:” virgolettato Francesco

Fondamentale è, infine, l’apporto delle scene e delle musiche in
questo viaggio dei due universi, opposti e talvolta complementari,
di cui sono portavoce i personaggi.

Note dell’Autore
“Una commedia “gialla” è duro riassumerla schivando tutte le
indicazioni, anche le più minime, che potrebbero alludere al “come va
a finire”. Mi limiterò, a dire quale l’ambiente, e ciò che lo abita: un
appartamentino di natura un po’ retrò, che uno scapolo impenitente,
non per nulla malvisto da un condominio incline alla terza età, ha
svecchiato trasformandolo in una “garconnière” sul cui pavimento
campeggia, ad apertura di sipario, una sinistra sagoma di gesso. I
contorni di una salma. Di chi? Per l’appunto, dello scapolo impenitente.
Ebbene, in questo luogo peccaminoso contaminato da un delitto sul
quale ancor si sta indagando, si introducono un uomo e una donna. Lui
è l’amministratore dello stabile (di professione, scultore), ma da tutti
considerato e trattato come il portiere corruttibile, un po’ tapino ma
pure afflitto da rabbie malamente represse; lei ben più misteriosa, è
forse un’avventuriera alla ricerca non si sa bene di che.
O meglio: non lo si sa all’inizio ma lo si capirà alla fine. Terzo
personaggio: una femmina di notevole avvenenza che saprà rendersi
protagonista della storia senza nemmeno bisogno di comparire in
carne e ossa ma solo attraverso la propria immagine in video.
L’azione si consuma in un arco di tempo reale mentre, dal piano di
sopra, discendono il festante ciacolio e le melodie mielose di una
festicciola organizzata per brindare alla salute di due fidanzatini
plurisessantenni.
Fra l’uomo e la donna s’avvia una schermaglia leggera sul principio,
vieppiù maliziosa nel suo procedere, successivamente complice sino
quasi alla scabrosità e all’eros, e da ultimo, impietosa. La dinamica che
si avvia e si consuma, è quella di un plagio insinuante e progressivo.
L’esito, un colpo di scena. Anzi, due. Forse,tre.”

INFO:
ORARI SPETTACOLI:
giovedì 8, venerdì 9 e sabato 10 ottobre ore 21.00;
Domenica 11 ottobre ore 18.00
TEATRO DEGLI AUDACI
Via Giuseppe De Santis, 29 Roma (zona Porta di Roma) – Parcheggio
riservato gratuito- www.teatrodegliaudaci.it
Per info e prenotazioni:
06 94 37 60 57 – organizzazione@teatrodegliaudaci.it
Ufficio Stampa Compagnia: Alessia Ecora – 338.7675511
alessia.ecora@gmail.com